LinkedIn, il social professionale di Microsoft, rimuove le protezioni contro l’incitamento all’odio per le persone transgender
#LinkedIn ha rimosso le protezioni relative alle persone transgender dalla sua politica sui contenuti diffamatori e denigratori. La piattaforma non elenca più “misgendering o deadnaming di persone transgender” come esempi di condotta proibita . Mentre “contenuti che attaccano, denigrano, intimidiscono, disumanizzano, incitano o minacciano odio, violenza, azioni pregiudizievoli o discriminatorie” sono ancora considerati odiosi, rivolgersi a una persona con un genere e un nome che chiede di non usare non lo è più.
Allo stesso modo, la piattaforma ha rimosso “razza o identità di genere” dagli esempi di tratti intrinseci per i quali i commenti negativi sono considerati molestie. Tale qualifica di molestia è ora mantenuta solo per comportamenti che “denigrano attivamente il genere percepito di un altro membro […]”, senza più menzionare razza o identità di genere.
La data dell’“ultimo aggiornamento” dei Contenuti di odio e dispregiativi è stata aggiornata, ma il servizio non ha comunicato pubblicamente questa modifica nel suo blog Trust & Safety, come ha fatto ad esempio per descrivere come ha migliorato l’applicazione delle sue linee guida della community su larga scala.
https://opentermsarchive.org/en/memos/linkedin-removes-transgender-hate-speech-protections/
@macfranc
Per allinearsi al livello di xitter.
@eticadigitale @informapirata@Imprinted sì, perché adesso l’imperativo di Trump alle BigTech è pettinare i baffetti del pittore austriaco
@macfranc @eticadigitale Sempre queste aziende americane a sottoporsi al suo signore… io lo trovo sempre surreale ed inaccettabile questa cosa accadere come una piaga.
@AleF2050 irreale e inaccettabile. Ma anche liberatorio per chi come me non si è mai rassegnato a denunciare l’ipocrisia delle BigTech che si fingevano progressiste.
Forse salverei la sola Apple, per la quale il valore della “diversity” è sempre stato un marchio di fabbrica e, in effetti, è anche stata una delle prime aziende (la prima?) a intraprendere quella strada
@macfranc @AleF2050 @eticadigitale si ma da vome vanno pe cose non mi meraviglierebbe che Tim Cook uscisse fuori dicendo di essere “guarito” dall’omosessualità grazie al nuovo iMAGA progettato grazie alla collaborazione con il governo.
@macfranc @eticadigitale A me Apple non mi ha stupito di tanto alla fine del giorno. Sorpresa. Quando ero giovane pensavo che Apple fosse il “leader” dell’elettronica, aveva un’interfaccia più pulita rispetto a Windows ma però il problema per me è stato che i loro prodotti non sono ancora completamente relativi positivamente con Windows…
E poi Apple ancora crede nella folle arte di data scraping con i loro utenti.