“Esame troppo perfetto”, studentessa bocciata allo scritto: “Credevano avessi usato ChatGpt”

La vicenda, all’Università Federico II di Napoli, mostra diversi elementi interessanti:
- il livello linguistico medio degli studenti deve essere tragico
- i docenti non sanno riconoscere l’IA perché sono anIAlfabeti e usano tools IA per riconoscere testi generati dall’IA
- ormai chi scrive bene (e pensa bene) è evolutivamente inadatto alla società

https://www.fanpage.it/napoli/esame-troppo-perfetto-studentessa-bocciata-allo-scritto-credevano-avessi-usato-chatgpt/

@aitech

    • @ubik @aitech

      > affermano che ha usato ChatGPT perché lo hanno verificato con ZeroGPT

      Sicuro che hanno fatto così. Ci scommetto un retweet di Diego Fusaro!
      Del resto sono professori universitari: non capiscono un ca**o di nulla, con l’eccezione di alcune parti specifiche della propria materia di studio 🤣

      • s1m0n4@ohai.social
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        14 days ago

        @informapirata @ubik @aitech Comunque che si possano usare computer personali durante un esame è un po’ esagerato. È normale che sorgano sospetti.
        La mia generazione è cresciuta con scritti svolti a carta e penna e non capisco perché non si possa continuare così. Nel caso di studenti disgrafici un dispositivo universitario potrebbe essere fornito, ovviamente senza connessione a Internet.

        • BB@mastodon.bida.im
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          14 days ago

          @s1m0n4

          sono i prof. stessi che chiedono di usare il pc. a me lo fanno portare perché usano il portale exam.net che per loro è più comodo, non devono mettersi a decifrare i nostri geroglifici.
          è una scelta a monte.
          Alcuni lo fanno fare a penna, alcuni danno la scelta se pc o penna. comunque exam.net è strutturato in modo che se esci dalla schermata o usi qualsiasi altra funzione del pc, il sito si chiude e l’esame è invalidato.
          Immagino ci voglia un genio informatico per aggirarlo

          @informapirata @ubik @aitech

          • s1m0n4@ohai.social
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            14 days ago

            @bbacc @informapirata @ubik @aitech senza essere un genio dell’informatica, non basta fare una foto della domanda e mandarla con lo smartphone a una persona che poi può inserirla su ChatGPT?
            La stessa persona ti invia poi la risposta che tu copi sulla schermata dell’esame.
            E poi ovviamente puoi sempre preparare bigliettini per i quesiti più probabili.

              • s1m0n4@ohai.social
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                14 days ago

                @bbacc @informapirata @ubik @aitech la foto con carta e penna non la puoi mica fare. Ogni dispositivo dovrebbe essere vietato imho. I bigliettini sì.
                In ogni caso se gli studenti ormai studiano sui riassunti di ChatGPT e integrano un linguaggio riconoscibile e riconducibile all’IA, i docenti non sono poi così nel torto a mettere in discussione la loro preparazione.
                Gli esperti parlano già di lessico da intelligenza artificiale.

                • @s1m0n4 capisco ed è vero, ma in tal caso è irrilevante il linguaggio che utilizzi, perché quello che deve essere verificato è la preparazione dello studente e non lo stile utilizzato. Non è che se uso lo stile. Non dovresti rompermi le palle se decido di utilizzare lo stile di Luiso invece di quello del Mandrioli-Carratta, esattamente come lo stile di ChatGPT.
                  In ogni caso qui si è eccepito sulla perfezione formale dello stile utilizzato, il che sarebbe gravissimo

                  @bbacc @ubik @aitech

        • @s1m0n4 se fai sostenere un esame su un PC connesso, dovresti utilizzare tecnologie di proctoring (una schifezza, ma ci sta: ovviamente, dichiarandolo e facendo accettare le condizioni al candidato).

          Altrimenti c’è solo il giudizio umano o, peggio, la “consulenza” di una IA!

          Da come è stato descritto questo caso, il comportamentno dell’Università è stato completamente sbagliato su tutta la linea

          @ubik @aitech